Cosa è l’endometriosi?

L’endometriosi è una malattia determinata da un accumulo anomalo di tessuto (endometrio) fuori dall’utero, dove dovrebbe essere.

Ma andiamo con ordine. L’endometrio è un tessuto normalmente prodotto dalle donne e rappresenta uno strato di cellule poste nella parte più interna dell’utero.

Durante il ciclo mestruale, a seguito di diverse produzioni ormonali, l’endometrio va incontro a modificazioni funzionali cicliche. Infatti, esso aumenta il proprio spessore per accogliere la cellula uovo fecondata e supportarla nel suo sviluppo. Nel caso in cui la cellula uovo non è stata fecondata, l’endometrio si sfalda, dando luogo a fuoriuscita di sangue e tessuti morti, e al flusso mestruale.

Nel caso dell’endometriosi, l’endometrio fuoriesce dall’utero e può raggiungere altre sedi, come le ovaie (la forma più comune), la vescica, ma può arrivare anche a polmoni e reni (situazioni più rare). Questo causa un’infiammazione cronica nelle donne affette. Frequente è la comparsa di cisti endometriosiche ovariche e aderenze, ma esistono forme più o meno severe e con conseguenza più o meno gravi. Queste problematiche possono anche portare ad infertilità.

Ma quale è l’origine? Purtroppo, ci sono molte teorie e nessuna confermata, si parla di fattori genetici o alterazioni del sistema immunitario.

Sintomi

I sintomi più frequenti sono i forti dolori pelvici e addominali, dolori durante i rapporti sessuali e mestruazioni abbondanti. Ma attenzione! I sintomi possono essere estremamente variabili, infatti questa patologia può anche essere asintomatica: molte donne scoprono di averla facendo esami e controlli per altri motivi. Altre donne, invece, scoprono l’endometriosi solamente quando provano ad avere un figlio e, a seguito dell’insuccesso, approfondiscono le cause che non permettono in concepimento.

Diagnosi

La diagnosi non è semplice e spesso avviene dopo troppo tempo, anche anni. A volte si scopre l’esistenza dell’endometriosi soltanto dopo aver rimosso cisti ovariche e a seguito dell’esame istologico delle stesse. Esistono una serie di valutazioni ed esami che possono aiutare, come l’ecografia transvaginale o la risonanza magnetica. Sono, però, necessarie strumentazioni all’avanguardia e personale medico competente, cosa che non è assolutamente scontata poiché anche alcuni medici conoscono poco questa malattia. Una volta diagnosticata, possono essere prescritti dei farmaci (attenzione, non sono mutuabili e quindi la spesa sostenuta può diventare anche molto consistente) o, in certi casi, interventi chirurgici.

Altri dati

In Italia circa il 10% delle donne è affetto da endometriosi, solamente negli ultimi anni c’è stata una divulgazione più massiccia. In passato, infatti, questa patologia era poco conosciuta e molto spesso le donne che si lamentavano dei forti dolori erano ritenute esagerate. Purtroppo, a volte, questi casi si presentano ancora e, per questo motivo, è bene affidarsi a medici all’avanguardia.

Da non sottovalutare è l’aspetto psicologico della donna. Al di là del dolore fisico, sapere di avere una patologia da cui non guarirai mai, che può mutare e che, forse, non ti permetterà di avere figli, è un peso mentale che può essere difficile da gestire.

In Italia la Fondazione Italiana Endometriosi dal 2007 si occupa di Ricerca, di diffondere informazioni e di sostenere donne affette da questa malattia. Per sostenere la Ricerca puoi donare il tuo 5*1000, inserendo il codice fiscale 974 58 39 05 86 sotto la tua firma.

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